
Terra di luce
Sorvegliata dai Monti Alburni c’è la nostra “Conca d’Oro”, una meravigliosa vallata dal panorama indimenticabile, descritta da Virgilio nelle sue Georgiche risalenti al I secolo a.C. Territorio ricco di storia, della cui cultura enogastronomica si trova traccia anche negli scritti risalenti all’epoca augustea, in particolare nel Ricettario di Apicio.


In epoca romana, il territorio di Volcei era compreso nell’antica regione italiana denominata “Lucania”. Si narra che il toponimo derivi dal greco leucos (biancore) e dal latino lux (luce), attribuito da un popolo proveniente da nord, che giunto nelle nostre terre vedeva finalmente sorgere il sole. Oggi potremmo tradurlo come “Terra di luce”.
Qui potrete assistere ad albe e tramonti che non dimenticherete mai.
Una cultura millenaria
La tradizione olivicola del territorio dell'antica Volcei affonda le sue radici in epoche remote, quando le popolazioni locali già sfruttavano le risorse naturali di questa terra generosa e fertile. La coltivazione dell’ulivo, raffinata nel corso dei secoli da antichi popoli come i Greci e i Romani, si è consolidata nella cultura del territorio, tramandando saperi che sopravvivono fino a oggi. Persino Cicerone, che nei suoi viaggi toccava spesso la Lucania, raccontava di antipasti a base di olive e salsicce di carne porcina, tanto gustosi che se ne mangiavano in abbondanza, e la cena si fermava all'antipasto. Questo paesaggio collinare, accarezzato dal clima mite è ideale per la coltivazione di alcune varietà di ulivo, tra cui Frantoio, Leccino, Carpellese e Rotondella, che rappresentano un patrimonio unico della nostra tradizione olivicola.


La varietà Frantoio è una delle cultivar più antiche e diffuse in Italia. In questo territorio, la Frantoio si è adattata ai suoli ricchi di minerali, conferendo all’olio un gusto fruttato di media intensità, perfettamente in equilibrio tra una media piccantezza e un lieve retrogusto amaro, con sentori di erba di campo, foglie di olivo, carciofo e mandorla.
La varietà Leccino è una cultivar conosciuta per la sua resistenza ai climi rigidi, qualità essenziale per le zone collinari più esposte. Le olive Leccino producono un olio caratterizzato dal perfetto equilibrio tra amaro e piccante, dolce e fruttato, con lievi sentori di mandorla.
La varietà Carpellese, una varietà autoctona del territorio campano, è simbolo della biodiversità locale e rappresenta il legame profondo della tradizione olivicola con la terra. Quest'ulivo è noto per le sue olive piccole ma dal sapore intenso, che producono un olio dalle caratteristiche uniche: gusto fruttato medio con note di mela verde e sentori erbacei, con sfumature di nocciole e mandorla. Al palato è tendente al dolce e al mandorlato, con un buon equilibrio tra i toni dell'amaro e del piccante.
La varietà Rotondella è un'altra varietà autoctona, spesso coltivata insieme alla Carpellese. Le olive di Rotondella, dal caratteristico aspetto tondeggiante, danno origine a un olio dal sapore rotondo e armonioso, con un gusto fruttato medio/intenso, con note di carciofo, erba e mandorla. Al gusto presenta una sensazione lievemente amara e una piccantezza persistente.
La Tradizione Olivicola
e il Futuro del nostro territorio
La coltivazione di queste varietà rappresenta un retaggio storico e culturale che arricchisce l’identità del nostro territorio, dove l’olivo è molto più che una semplice pianta: è un simbolo di tenacia e dedizione. Ogni albero è il frutto di una sapienza antica, di tecniche tramandate per secoli e di una comunità che lavora con rispetto e passione. Gli olivicoltori locali continuano a coltivare queste varietà con metodi sostenibili, contribuendo alla tutela della biodiversità e alla valorizzazione di un prodotto che porta con sé l’anima di questa terra.
Iniziativa finanziata dal Programma di Sviluppo Rurale della Regione Campania 2014-2020 – FEARS – FSC Fondo per lo sviluppo e la Coesione